Al Milan servono i gol del suo centravanti: la secca realizzativa di Olivier Giroud preoccupa Stefano Pioli
Ci sono immagini che fotograno meglio di altre lo stato attuale delle cose. Minuto 27 di Milan-Chelsea, i blues già avanti per 1-0 e rossoneri ridotti in 10 uomini per l’ormai famoso “infortunio” arbitrale. Dallo spigolo dei sedici metri Diaz rientra sul sinistro e mette un’invitante pallone – né troppo morbido né troppo teso – tra il dischetto e l’area piccola. La sfera cade perfetta sulla testa di del numero nove, indisturbato a due passi da Arrizabalaga. La scorsa stagione (ma forse anche poche settimane fa) al Diavolo non sarebbe rimasto che andare ad abbracciare il proprio centravanti. Ma Olivier Giroud questa volta impatta malamente la palla. Sprecando un’occasione d’oro in una gara in salita.
Ormai da un mese – dalla sconfitta interna del 18 settembre contro il Napoli – al Milan mancano i gol di “Chaussette”, una secca realizzata che preoccupa Stefano Pioli. Ma non è solo una questione di rapporto con le reti avversarie. Perchè anche le ultime prestazioni non sono state, per così dire, proprio brillantissime. Sulle gambe del trentaseienne di Chambéry la stanchezza inizia a farsi sentire.
Milan, un mese senza i gol di Giroud
Milan, Giroud preoccupa Pioli
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Finora Giroud è sceso in campo in tutte le gare (Serie A e Champions League) e, a parte nelle prime due giornate di campionato, è sempre partito titolare. Superando ogni volta l’ora abbondante di gioco. Anzi, in tre occasioni è rimasto a dar battaglia fino al 90′. A questo tour de force bisogna poi aggiungere i due gettoni collezionati con la maglia della nazionale francese. Con i rossoneri quindi 13 presenze per 863 minuti di gioco, conditi da 5 reti e 2 assist. In assenza di alternative (Leao è un esterno, Rebic ha caratteristiche diverse, Origi è ancora un oggetto misterioso) il peso dell’attacco è sulle sue spalle. E con ogni probabilità così sarà fino a gennaio.
La flessione autunnale deve suonare come un campanello d’allarme per la società rossonera. Per ragioni anagrafiche il transalpino non potrà “tirare la carretta” una stagione intera. Chiedere, in tal senso, al “cugino” e coetaneo Edin Dzeko: tra i fedelissimi di Simone Inzaghi nella scorsa stagione, a un ottimo avvio è seguito uno sterile finale di stagione. Il mercato di riparazione dovrà quindi dare un mano alla squadra e a Pioli. Ma per recuperare terreno in campionato e percorrere le vie dell’Europa al Milan servono comunque i gol di Giroud. Giocare meno per segnare di più: potrebbe essere la ricetta giusta per allungare la vita calcistica di questo preziosissimo campione del mondo.