Milan-Chelsea, le pagelle con i voti dei rossoneri scesi in campo questa sera a San Siro. Tomori da rosso (e da 4,5). Buona prova di Bennacer, Giroud è il peggiore.
TATARUSANU 5,5
Sul rigore di Jorginho si tuffa dal lato opposto, sul secondo gol del Chelsea invece è sorpreso come tutta la retroguardia. Poco prima della pausa para a terra su Mount e nella ripresa salva con un bell’intervento su Aubameyang.
KALULU 5,5
Pioli lo accentra dopo l’espulsione di Tomori, in coppia con Gabbia. Sul secondo centro degli inglesi ha colpe come gran parte dei suoi compagni. A tratti James lo fa ammattire.
GABBIA 6
Con l’assetto a undici affronta il match di personalità, coprendo bene gli spazi e anticipando le trame inglesi. Con l’uomo in meno soffre come tutto il reparto.
TOMORI 4,5
Serata da incubo come a Stamford una settimana fa. Al 18′ è in ritardo su Mount e in piena area di rigore gli appoggia il braccio sulla spalla nel tentativo di rallentarlo, a due passi da Tatarusanu: Siebert indica il dischetto ed estrae il cartellino rosso.
HERNANDEZ 5
Nel primo tempo si vede poco: spara alle stelle su punizione alla mezz’ora e ha la sfortuna di trovarsi dalle parti di Aubameyang quando l’ex Milan va in gol per il 2-0 del Chelsea. Poco prima dell’intervallo si fa scavalcare da Mount, che poi va alla conclusione.
Dal 80′ BALLO TOURÈ 5,5
Quattordici minuti in campo e un cartellino giallo.
Milan-Chelsea, le pagelle dei rossoneri
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Milan-Chelsea, le pagelle del centrocampo e dell’attacco
KRUNIC 5,5
Fa da diga nei tre di centrocampo, poi diventa il terzino destro e lì si spegne. Nervoso, subisce anche il cartellino giallo per proteste.
TONALI 6
È vero, non legge bene – come tutti i compagni – l’azione che porta il Chelsea al raddoppio, ma dall’inizio alla fine mostra cuore, grinta e intelligenza in entrambe le fasi. Ha anche qualche buona occasione in zona gol ma non riesce a sfruttarla al meglio. È però il solito Tonali, affamato e milanista, che questa sera ha di fronte avversari di altissimo livello. Conclude con un giallo.
BENNACER 6,5
Il migliore. Fluttua bene in mezzo al campo con recuperi e smistamenti, si nota per una buona chiusura in area nel primo tempo e per la vena da vero lottatore. Qua e là qualche errore di lucidità in fase di impostazione.
Dal 62′ POBEGA 5,5
Dopo quattro minuti in campo Siebert lo ammonisce per intervento falloso ai danni di Loftus-Cheek. Tommaso non incide, forse non può nemmeno farlo.
DIAZ 6
Il secondo gol incassato dopo il rosso a Tomori obbliga Pioli a coprirsi di più, così dopo appena 37 minuti il sacrificato è proprio Brahim. Fin quando rimane in campo alterna qualche buona giocata con una manciata di soluzioni non ottimali. Bello il cross per Giroud, poi sprecato (alto) dal francese.
Dal 37′ DEST 5,5
Si fa vedere a inizio ripresa con un tocco nello spazio per Tonali, scintilla di una potenziale occasione da gol. Occasione che ha sui piedi al 60′, a due passi dalla porta, ma che si mangia calciando la sfera dritta in curva. Al 75′ rimonta su Aubameyang in area e devia in corner un pallone scottante.
GIROUD 4,5
Ha l’occasione più nitida del primo tempo e la spreca con un colpo di testa fuori misura. Fa il bis una decina di minuti più tardi e San Siro storce il naso. Olivier è stanco, le troppe partite ravvicinate e gli straordinari ai quali è costantemente chiamato si fanno chiaramente sentire. Il peggiore.
Dal 62′ REBIC 5,5
Sotto di due reti e con un giocatore nello spogliatoio diventa l’uomo dell’ultima speranza. Scappa bene a quindici minuti dal game over ma Leao non lo serve. Prima e dopo il nulla.
LEAO 5
La sua migliore e unica azione arriva scoccata l’ora si gioco, quando crossa al bacio per Dest (che però poi spreca tutto). Qualche suo tentativo di fuga ben arginato dagli uomini di Potter non bastano ovviamente per strappare la sufficienza. Al 75′ è presuntuoso e non serve in profondità Rebic, bel lanciato a sinistra.
Dall’80’ ORIGI 6
Un tiro, facile per Kepa.
PIOLI 5,5
La scelta di sostituire Diaz nel primo tempo per Dest non convince del tutto. Per salire di livello in Champions ha bisogno di più esperienza come la maggior parte dei suoi ragazzi.