Analizziamo approfonditamente uno dei profili che piacciono di più per il calciomercato del Milan: lui è Ozan Kabak. Per attendere l’esito definitivo dei tempi di recupero di Kjaer bisognerà aspettare almeno un’altra settimana. Ma indipendentemente dalla durata dello stop, l’assenza del danese è dura da digerire e probabilmente è, oltre ai primi quindici minuti di partita, la notizia peggiore di Milan-Celtic. Per questo Maldini sta correndo ai ripari in vista del mercato invernale. L’obiettivo numero uno è un promesso sposo del Diavolo ormai da un anno: Ozan Kabak. All’anagrafe Ozan Muhammed Kabak, difensore centrale turco classe 2000 ora in Bundesliga all’Hoffenheim.
Chi è Ozan Kabak
È cresciuto nella prolifica accademia giovanile del Galatasaray, dove si è fatto tutta la trafila giovanile fino alla prima squadra. A luglio 2017 fa l’esordio nel campionato turco e poi, dopo poco tempo, scala le gerarchie diventando definitivamente insostituibile per il tecnico ex Milan Fatih Terim. Fa anche l’esordio in Champions disputando quattro partite del girone. Nel gennaio 2019 arriva la chiamata decisiva che, dall’Anatolia turca, lo porta nel cuore dell’Europa. Più precisamente nel sud della Germania, a Stoccarda. In Bundesliga non ha neanche il tempo di ambientarsi che esplode subito, gioca praticamente tutte le partite segnando tre gol e il Milan inizia a metterci gli occhi sopra.
Quell’anno, pur vantando in rosa giocatori importanti come il campione del mondo Pavard e l’argentino Nicolas Gonzalez (talento da seguire), lo Stoccarda retrocede al play-out contro l’Union Berlino. Il club è costretto a cederlo per fare cassa, oltre al Milan bussa alla porta Rumenigge che dopo Pavard vuole portare in Baviera dallo Stoccarda anche Kabak. L’offerta sembra troppo lusingante per il calciatore, impossibile da rifiutare il Bayern Monaco, e invece…
Chi è Ozan Kabak, il difensore turco che piace al Milan
Calciomercato Milan, Ozan Kabak ai raggi X
Gelsenkirchen, prestiti in Premier e la rinascita ad Hoffenheim
E invece Kabak non sceglie né il monopolio del Bayern che negli ultimi anni ha demolito e schiacciato la Bundesliga, né il Milan. Perché nel calcio dei business e dei soldi, c’è una piccola città industriale che non vince mai ma resta sempre terribilmente affascinante. Stiamo parlando di Gelsenkirchen, la città dello Schalke (il club prende il nome dal piccolo quartiere della città), che lo soffia a tutte e lo porta sulle sponde della Ruhr. Probabilmente lo stesso difensore sapeva che sarebbe stato meglio farsi le ossa e ricominciare da un progetto inferiore rispetto a quello delle big europee, d’altronde lavorare sodo per raggiungere il massimo in una città con una forte identità mineraria è all’ordine del giorno (“Die Knappen”, i minatori. È questo il soprannome dei giocatori in maglia blu).
Allo Schalke conferma tutte le sue qualità, segna anche lì e sforna ottime prestazioni nella linea difensiva dell’allora tecnico David Wagner. Il problema, come a Stoccarda, è la squadra in generale. Fino al pre-lockdown stava vivendo un buon campionato, poi lo Schalke è caduto in un tunnel infinito che ha portato all’inevitabile retrocessione in seconda serie. Kabak vale decisamente molto di più e da questo tunnel ne esce con i prestiti prima al Liverpool e poi al Norwich in Premier League. Solo 20 però le partite per lui con le due inglesi nell’arco di un anno e mezzo. Per fortuna c’è sempre il mercato e Kabak decide di ripartire da dove aveva brillato maggiormente e nell’estate 2022 sceglie nuovamente la Bundesliga sposando il progetto dell’ambizioso Hoffenheim che lo preleva dal pericolante Schalke (che retrocederà nuovamente a fine stagione) per sette milioni di Euro. Buona la sua prima stagione in biancoazzurro con 30 presenze e due reti messe a referto.
Caratteristiche tecniche
Difensore centrale di destra, è alto 186 centimetri, roccioso fisicamente e prettamente di piede destro. È in possesso di una buona tecnica di base (a 11 anni era attaccante), forte nel gioco aereo (sia in fase difensiva che offensiva, molto pericoloso sui calci piazzati)e ben strutturato fisicamente. Sa impostare con precisione la manovra, ma soprattutto è bravo nell’anticipo e nella marcatura, non è quindi il difensore moderno che fa da centrocampista aggiunto ma è un centrale vecchio stampo. Va un po’ in sofferenza quando si trova ad affrontare attaccanti veloci, ma compensa questo suo difetto con un buon senso della posizione. Nella difesa a quattro del Milan di Pioli Ozan Kabak potrebbe starci a pennello. E le voci di mercato col passare delle stagioni hanno continuato ad accostarlo ai rossoneri.