Alla star del Milan Ibrahimovic mancano due rigori per arrivare a 100 appuntamenti dal dischetto: 15 gli errori dal dischetto. Già 4 errori con il Milan di Pioli. Il pallone alzato il curva. La disperazione. Le occasioni create frutto della rabbia. Il gol del 2-2. Ibra non si è arreso. Ieri, nel posticipo della 7^ giornata di Serie A contro l’Hellas Verona a San Siro, dopo aver sciupato l’ennesimo gol dagli undici metri ha reagito d’istinto. Con carattere. Ha sistemato la serata, sua e quella del Milan. Due a due, risultato giusto, forse un po’ stretto per gli uomini di Pioli, vicini al vantaggio nei minuti finali. «La prossima volta, il rigore lo farò battere a Kessie» ha detto Zlatan a Sky nel post partita. Franck Kessie è il primo rigorista dei rossoneri.
Ibrahimovic e i rigori sbagliati: il 18%
La prima volta dagli undici metri per Zlatan è un vago ricordo. Stagione 2002/2003, qualificazione ai campionati Europei, la maglia è quella della Svezia. Finisce 5-0 contro La Repubblica di San Marino. Praticamente un’amichevole. In totale in carriera tra Club e Nazionale Zlatan ha siglato 83 penalty, dal suo ritorno in rossonero con il Milan ne ha collezionati 4, contro Lazio, Juventus, Bologna e Roma. L’ultimo l’ha messo a segno il 26 ottobre. In totale sono 19 rigori da milanista. Non sono altrettanti gli errori, ma in percentuale non sono pochi. Zlatan è andato sul dischetto in carriera 98 volte, in 15 occasioni non ha centrato l’obiettivo. In percentuale si tratta di 18 rigori su 100.
Ibrahimovic, rigori sbagliati: a Roma il primo errore
Milan: quanti rigori ha sbagliato Zlatan Ibrahimovic in carriera? Il dato
20 settembre 2006, Ibra indossa la maglia a strisce nerazzurre. Da quando è all’Inter, per la prima volta è a tu per tu con il portiere avversario. In bianconero, alla Juve, aveva realizzato un solo penalty, il 28 novembre 2004 proprio contro i nerazzurri (in porta c’era Francesco Toldo). L’errore dal dischetto arriva contro la Roma ma non interferisce con il risultato finale: vince l’Inter 1-0.
Ibrahimovic e i rigori: quattro stagioni senza una macchia. Poi, Cesena…
Per quattro lunghe stagioni Zlatan non sbaglia un rigore. Ne colleziona dodici consecutivi tra Inter e Barcellona. Piazzato, al centro dell’area Zlatan è una macchina infallibile. Fino all’11 settembre 2010. Ibra nel mentre è diventato un giocatore del Milan, quella stagione sarà fondamentale nella conquista del 18° scudetto milanista, il primo e unico dell’era Allegri. I rossoneri giocano a Cesena e perdono clamorosamente 2-0. Ibra sbaglia dagli undici metri davanti a Francesco Antonioli. Tiro…traversa! Come successe in nerazzurro, quello per Zlatan però fu l’unico errore su penalty di tutta la stagione. Ne segnerà 15 consecutivi in rossonero fino alla primavera del 2012, prima di salutare Milano destinazione Parigi. Con la maglia della Svezia stecca con la Moldavia ma realizza contro la Croazia.
Ibra, rigori sbagliati: due macchie in Champions, contro Olympiacos e City
Al Paris Saint-Germain Ibra ha vissuto l’esperienza più lunga della sua carriera da calciatore. I numeri quindi viaggiano di pari passo. A proposito di rigori, la collezione francese è decisamente ricca: 31 realizzati, 5 appena gli errori: contro Olympiacos Pireo e Manchester City in Champions League, Tolosa, Stade Reims e Guingamp nella Ligue 1.
Pochi rigori con lo United, poi il record in California
Nella breve esperienza in Premier Ibra dal dischetto si è visto davvero poco. In totale con la maglia del Manchester United Zlatan ha gonfiato la rete dagli undici metri soltanto contro Southampton (campionato), Saint Etienne (Europa League) ed Everton (campionato). Unica macchia il 4 marzo 2017, in casa a Old Trafford contro il Bournemouth. Il match termina 1-1, l’errore pesa due punti sul tabellino finale.
Prima di tornare a casa, a Milano, nel Milan, club che ha sempre considerato una seconda famiglia, Zlatan ha trascorso due stagioni negli Stati Uniti, ai Los Angeles Galaxy. Nel sud della California ha impreziosito le sue alte percentuali realizzative dal dischetto, migliorando anche la media francese: in totale ha messo a segno 10 gol su calcio di rigore e sbagliato l’appuntamento in una sola occasione, il 16 settembre 2019 contro lo Sporting Kansas City. Poco male, perché i Galaxy quel giorno trionfarono con un tennistico 7-2 sui rivali.
Ibra e i nuovi rigori al Milan: equilibrio perfetto
Eccoci quindi al nuovo Ibra in veste rossonera. A Milano, re in campo alla corte di Stefano Pioli, Zlatan è stato (ed è) guerriero in prima linea. Ha risollevato le sorti del Milan trascinandolo prima in Europa League, poi in vetta al campionato di Serie A. Ma se c’è un Ibra determinante in campo, lottatore su ogni pallone, uomo assist, motivatore, goleador su azione, c’è un altro Zlatan non altrettanto preciso e decisivo. È quello che in otto occasioni si è presentato sul dischetto a tu per tu con l’estremo difensore avversario, ma che in quattro di queste non è riuscito a infilare il pallone in fondo al sacco. Lazio, Juve, Bologna e Roma sono state trafitte, non altrettanto però Cagliari, Inter, Sparta Praga ed Hellas Verona. L’ultimo bollino rosso è arrivato proprio ieri contro Silvestri. Percentuale non da Ibra: 50 rigori segnati, 50 rigori sbagliati. C’è da dire, tuttavia, che il Milan ha sempre, in ogni caso, raccolto punti: che Ibra segni o che Ibra non segni dagli undici metri, poco cambia. Il Milan viaggia veloce, imbattuto: sei vittorie e due pareggi.