News Milan ripresa Milanello: rientri in gruppo, giocatori sotto esame con un piede sul mercato e l’altro oscurato dall’ombra di Rangnick. È la settimana zero per il Milan di Stefano Pioli, che questa mattina torna a lavorare compatto dopo il via libera dei tamponi.
Torna l’intensità sotto il cielo di Milanello, ma soprattutto tornano le partitelle. La ripartenza sarà graduale perché il Milan non vuole nemmeno sfiorare il rischio. I tamponi hanno dato tutti esito negativo, il gruppo può quindi tornare a lavorare compatto e mettere nel mirino il campionato. Se ripartirà. Giovedì in giornata il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora farà il punto definitivo con il Comitato Tecnico Scientifico, prima riceverà dalla FIGC (oggi) il protocollo per la ripresa con gli ultimi aggiornamenti.
News Milan ripresa Milanello: il protocollo
In attesa di sviluppi, sarà un lunedì più normale di altri sui campi di Carnago, diverso rispetto ai lunedì degli ultimi mesi trascorsi in lockdown a sconfiggere il contagio. Verrà seguito con scrupolosa attenzione l’altro protocollo, quello medico-sanitario dedicato agli allenamenti collettivi: nell’elenco delle disposizioni è richiesta la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali del centro, gli accessi contingentati nelle aree comuni (come quella riservata al ristoro) e il distanziamento in spogliatoio tra i giocatori di almeno due metri.
Da questa mattina tutti i componenti della prima squadra saranno a disposizione di mister Stefano Pioli, fatta eccezione per Franck Kessie. L’ivoriano ha salutato la prima settimana di quarantena e si appresta a completare a casa, a City Life, il periodo di isolamento imposto dal governo per chi come lui è rientrato in Italia dall’estero. Oggi il gruppo sosterrà la prima seduta della settimana, poi domani un doppio allenamento e ancora sessioni mattutine da mercoledì.
News Milan ripresa Milanello: titolari e riserve sullo stesso piano
Pioli e il suo staff di preparatori verificheranno le condizioni fisiche di ogni singolo giocatore, anche delle seconde scelte, gli elementi della rosa meno utilizzati (per svariati motivi) nel primo blocco della stagione. Fondamentali mai come in questo momento, perché il tour de force che si delinea all’orizzonte se il campionato riaccenderà i motori sarà inedito e ricco di insidie: una nuova sfida sul campo ogni tre/quattro giorni, temperature da nord a sud sempre più alte, specialmente nei mesi di luglio e agosto. Leo Duarte, ad esempio, è al rientro da un lungo stop e promette di mettere in difficoltà il tecnico nella scelta della spalla da affiancare a capitan Romagnoli in difesa. Servirà però il supporto di tutti.
Nel mirino il Milan ha ancora dodici incontri di campionato. Anche la Coppa Italia sarà un test importante per chi finora è rimasto più nell’ombra che sotto i riflettori. Oltretutto, nel match di ritorno contro la Juventus a Torino, in semifinale, mancheranno per squalifica Zlatan Ibrahimovic, Theo Hernandez e Samu Castillejo. Si attendono segnali anche da Lucas Paquetà, ogni giorno che passa dato sempre più lontano dal Milan (lo scrutano alla finestra Benfica e Fiorentina). Risposte concrete dovranno arrivare anche da Davide Calabria, Andrea Conti e Simon Kjaer, tutti in bilico, non certi della permanenza in rossonero il prossimo anno.
News Milan ripresa Milanello: Pioli e…l’unica spiaggia
Ma la settimana apre anche una nuova stagione per Stefano Pioli. Seguito dall’ombra sempre più lunga di Ralf Rangnick, il tecnico emiliano ha pochissime chance di rimanere al Milan al termine del campionato. A meno di un miracolo a cui in pochi credono davvero, ad agosto chiuderà la valigie e lascerà Milanello: potrebbe salvarlo solamente la vittoria della Coppa Italia.
Il quarto posto con vista sulla Champions è praticamente sfumato, lontano 12 punti, oggi occupato dall’Atalanta di Gian Piero Gasperini, 18 punti teorici considerando la vittoria dei bergamaschi nello scontro diretto e la partita in meno che i nerazzurri contano rispetto ai rossoneri. Oggi il Milan è settimo con 36 punti in archivio e punta alla seconda competizione europea. Il Napoli di Gattuso è appena più su, a 39, la Roma a 45. Una forbice non così complicata da ridurre, anche perché il volto della Serie A post-Covid è pieno di rughe e a tratti indefinito. Qualcosa potrebbe cambiare, anche negli equilibri. Non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi.