Dai cambi in difesa e a centrocampo arriverebbe parte del budget (aggiuntivo) a supporto delle pretenziose richieste di Rangnick.
Nel nuovo Milan di Ralf Rangnick potrebbero mutare i volti di un’intera squadra. In undici, oggi – undici nomi dell’organico di Stefano Pioli – hanno già un piede oltre i confini di Milanello. A meno di clamorosi cambi di strategia, in difesa e a centrocampo ci si prepara a una nuova mezza rivoluzione. Solo l’attacco potrebbe subire qualche “ritocco”.
Milan Rangnick rivoluzione: il punto sul reparto offensivo
Ante Rebic piace al Club e anche al manager tedesco: nonostante la bocciatura marchiata in passato quando i due hanno intrecciato il loro cammino in Bundesliga, la crescita del croato da gennaio allo stop della pandemia non è passata inosservata anche “su al nord”, terra del professore. Zlatan Ibrahimovic poi si è riavvicinato al Milan dopo giorni di messaggi criptici e contrastanti e ora aspetta una chiamata da Ivan Gazidis (che arriverà probabilmente solo a giugno) ma la sua conferma oggi è più concreta rispetto a qualche settimana fa. Rafael Leao, invece, è considerato giocatore incedibile perché non ancora valorizzato a dovere: il portoghese è un tassello dalle qualità nascoste e da stuzzicare, da sviluppare e far crescere come successo con altri profili inseriti la scorsa estate in spogliatoio (Hernandez, per intenderci, trascina – staccando tutti – questa speciale graduatoria).
Milan Rangnick rivoluzione: c’è traffico in difesa
I nodi principali da sciogliere, quindi, riguardano difesa e centrocampo. A destra, sulla fascia, uno tra Davide Calabria e Andrea Conti è di troppo, ma una scelta definitiva tra i due non è ancora stata presa. Entrambi vanno in scadenza tra due stagioni (il 30 giugno 2022) e quindi il Milan ha ancora tempo per monetizzare. Dovrà farlo, se non altro perché parte del budget per costruire “il Milan di Rangnick” passa proprio dalla voce cessioni. Anche al centro qualcuno partirà: Mateo Musacchio ha le valigie pronte da febbraio, Simon Kjaer pare non abbia convinto completamente – ma dal suo arrivo, a gennaio, ha giocato poche partite – e per ora è elemento in modalità stand-by (in attesa di più approfondite valutazioni). A ruota dell’ex Atalanta c’è quindi Leo Duarte che ha ripreso in questi giorni gli allenamenti dopo un lungo stop: il brasiliano è oggetto misterioso da testate e la ripresa del campionato in tal senso aiuterebbe lui e il Milan a delineare più chiaramente qualità, punti di forza, convivenza nel nuovo progetto tecnico e futuro. Prossimi a salutare Milanello invece Diego Laxalt e Alexis Saelemaekers.
Milan Rangnick rivoluzione: Bonaventura però potrebbe restare
Anche a centrocampo la lista è ricca di nomi: Lucas Biglia va in scadenza, anche Bonaventura si avvicina all’addio, ma rispetto all’ex Lazio per Jack un piccolo spiraglio sul rinnovo si è riaperto nelle ultime ore. Potrebbe anche restare in rossonero, in ogni caso su di lui si sono accese a intermittenza le spie di Roma e Torino. Borini e Suso hanno già lasciato in inverno, seguirà i loro passi Lucas Paquetà, che dall’arrivo in Italia a inizio 2019 non è ancora riuscito a ritagliarsi un ruolo chiave con continuità, ma soprattutto a lasciare l’impronta su prestazioni e risultati. Benfica e Fiorentina attendono alla finestra la riapertura ufficiale del calciomercato per fondare il colpo, così come il Milan è in attesa che il quadro sul futuro della prima squadra diventi più nitido e ai bordi ben definito. Ecco perché da Via Aldo Rossi non si registrano ancora avanzate concrete sui big del campionato (Sandro Tonali, ad esempio, seguito da mesi dagli osservatori rossoneri). Prima di gettarsi nella mischia, il Milan proiettato al domani deve chiudere la pratica “allenatore”: firmare con Rangnick, confermare Pioli o puntare verso una “soluzione C” oggi per la verità da nessuno ai piani alti presa in esame. Si è parlato in questi giorni di Mark Van Bommel per la panchina della prossima stagione; Mark ha lasciato un eccellente ricordo a Carnago e in molti in casa Milan gradirebbero il suo ritorno, ma la timida voce circolata sul web non ha trovato nessuna conferma.