Gigio apre alla Società e al prolungamento del contratto, in scadenza il 30 giugno 2021. La Juventus si allontana: i bianconeri a febbraio hanno firmato Szczęsny fino al 2024, escludendo quindi l’approdo a Torino del numero 99. Il Milan e Donnarumma parleranno di futuro alla ripresa della stagione.
È nato milanista, ha il sangue rossonero e San Siro è la sua casa. Fin da piccolo sognava i guantoni del Milan infilati tra le mani. Quel sogno lo ha realizzato a quattordici anni lasciando amici e parenti e trasferendosi al nord. Col fratello Antonio. Gigio Donnarumma ha attraversato un mare in tempesta tra la primavera e l’estate del 2017, titubante sul rinnovo e bersagliato dal popolo milanista. La tifoseria si era irritata per le richieste economiche del portiere al Club e una lunga attesa senza novità: un giocatore che ha il Milan nel cuore accetta subito, non lascia spazio ad altre valutazioni, fu il comune pensare. Opinione condivisibile certo, ma se calata nel mondo del professionismo lo è in verità soltanto in parte. Gigio è andato dritto per la sua strada provando a mantenere la giusta serenità a ogni curva che lo portava verso l’ultimo decisivo incontro a Casa Milan. E poi ha firmato. È tornato ad allenarsi a testa alta a Milanello e a suon di prove convincenti sul campo ha recuperato anche il rapporto coi tifosi.
Donnarumma Milan rinnovo: un predestinato
Arrivò al Milan dalle giovanili del Napoli nel 2013 per 250mila euro. Oggi ne vale almeno 40 milioni. Aggregato in prima squadra da Filippo Inzaghi nella stagione 2014/2015, fece poi esordio in Serie A in quella successiva: il 25 ottobre 2015 Sinisa Mihajlovic, nel mentre subentrato a SuperPippo in panchina, lo schierò in campo contro il Sassuolo all’età di 16 anni e 8 mesi. È il secondo più giovane portiere milanista della storia a debuttare nel massimo campionato italiano; Giuseppe Sacchi, detto “il nano”, esordì – ironia del destino – lo stesso giorno di Gigio, il 25 ottobre, ma 73 anni prima: contava infatti 13 giorni in meno sull’anagrafe.
In cinque anni Gigio è diventato la bandiera del suo Milan, con il capitano Alessio Romagnoli, sbarcato in rossonero nell’estate del 2015, oggi è l’ultimo baluardo della vecchia guardia dell’era Berlusconi. Un senatore giovane (21 anni compiuti lo scorso 25 febbraio), con termini simili Zvone Boban lo aveva eletto a leader lo scorso settembre: «È quel tipo di uomo lì – aveva detto l’ex CFO rossonero a margine di un evento in Città – ha passione, ha il milanismo dentro, nonostante la giovane età ha tanto peso nello spogliatoio».
Donnarumma Milan rinnovo: l’uomo della rinascita
Nell’estate del 2017 Gigio voleva diventare ancora di più il simbolo della squadra e ce l’ha fatta, “aiutato” poi da un contesto societario in costante mutamento che l’ha voluto proteggere. Ora, alle soglie di una nuova mezza rivoluzione tecnica, ha dato disponibilità al Club per proseguire in questo suo ruolo ormai consolidato. Che sente sulla pelle diverso dall’estate del 2017, quando era solo “il talento del futuro” che bisognava “tutelare”. Un patrimonio che il Milan non poteva perdere per strada. Il futuro è arrivato e Donnarumma ne è pieno protagonista. Alla ripresa di allenamenti e campionati l’orizzonte cambierà prospettiva, un po’ per le esigenze della Società – oggi con Elliott più convinta e indirizzata a restituire un’immagine vincente al vecchio e caro glorioso Milan – un po’ per quelle imposte dall’emergenza che ha congelato il pianeta e la sua economia in questi mesi di contagio da Coronavirus. Vuole sentirsi importante Gigio e vuole farlo ancora con quella maglia che cinque anni fa l’ha reso un uomo.
Donnarumma Milan rinnovo: la base della trattativa
Il rinnovo però non è scontato. Il rapporto contrattuale coi rossoneri va in scadenza tra un anno e quindi i tempi, oggi, sono più che maturi. Allentati i restringimenti imposti dal governo per limitare il diffondersi della pandemia, Donnarumma incontrerà i vertici di Casa Milan per abbozzare una prima idea di prolungamento. Quei 6 milioni di euro a stagione pesano molto nella casse del Club e non è un mistero. Il Milan in tempi non sospetti si è dato una linea di austerity e sostenibilità per riemergere dall’anonimato. Costruire riducendo i costi è in sintesi la filosofia sottoscritta dagli uomini di Elliott. Gigio lo sa, così come è consapevole che il calcio, appena riaccenderà i motori, dovrà ricercare dentro di sé un equilibrio nuovo su tutti i livelli. Un equilibrio necessariamente al ribasso che segua l’andamento della nuova economia mondiale oggi unta dal Covid-19, frenata in ogni Paese.
Il suo agente, Mino Raiola, è osso duro quando si tratta di intavolare nuove operazioni di mercato, ma è anche uomo intelligente e affronterà la trattativa senza imporre paletti e misure per il Milan fuori portata. Come ogni procuratore spinge per smuovere i flussi del mercato e il discorso vale anche con Gigio, da tempo non a caso accostato alla Juventus di Maurizio Sarri che però, oggi, ha scelto di rinnovare Szczęsny fino al 30 giugno 2024. Juve o non Juve, il quadro oltre Casa Milan da gennaio è drasticamente cambiato, e poi conterà certamente la volontà del giocatore. E il giocatore oggi ha teso convinto la mano alla sua squadra: “Parliamone”. Un primo passo avanti per dare un forte segnale anche alla tifoseria. I fulmini che accesero la tempesta del 2017 sono diventati timidi raggi di sole.