Milan, ecco che ha tributato il pubblico viola a Stefano Pioli in occasione di uno degli eventi più toccanti degli ultimi anni. L’omaggio del Franchi al suo ex tecnico, campione di rispetto e lealtà, è la più bella immagine di Fiorentina-Milan. Nel ricordo di Davide Astori. L’anomalia è che spesso, in questi casi, ci meravigliamo della semplicità, quando un tocco di umanità sovrasta il gioco, gli attriti, il confronto puramente tecnico e i campanilismi.
Ci meravigliamo della normalità, il calcio nella sua più banale essenza ci sorprende. Anche ieri sera, quando Stefano Pioli ha fatto ritorno nella sua Firenze e la sua Firenze gli ha reso onore. Ha applaudito e salutato l’uomo e il guerriero, come recitava lo striscione a lui dedicato nel cuore della Fiesole.
Onore a Pioli, il tributo di Firenze
Stefano Pioli è Firenze, lo è stato da giocatore prima e da tecnico poi, lo è soprattutto da uomo. Nel legame forte e commuovente con la città in cui ha vissuto per otto anni e la tifoseria viola c’è il volto di Davide Astori, c’è la terribile tragedia che ha strappato Davide a tutti noi, ma c’è anche dell’altro. C’è l’onestà, la professionalità e il rispetto di un uomo che ha guardato sempre negli occhi tutti, dirigenti, giocatori e tifosi, e che ha scelto di fare un passo indietro quando ha capito che il suo apporto da allenatore della Fiorentina non poteva più offrire all’ambiente un vantaggio. «Grazie a tutti – aveva salutato così –, è stato un grande viaggio».
Molti dei suoi colleghi di fronte a contrasti e visioni opposte avrebbero atteso l’esonero e la conclusione del contratto, Stefano invece ha preferito dimettersi. A volte, per lasciare un segno basta essere semplici e non mettere al primo posto solo i propri interessi. Guardare il quadro da un’altra prospettiva, più corale, più aperta al pensiero e al destino degli altri. Pioli ha mostrato serietà e umanità in quella decisione come in altre esperienze della sua lunga carriera. E tutta Firenze aveva apprezzato. Noi milanisti ci uniamo convinti all’applauso del Franchi. Forte, deciso e semplice. Con orgoglio. All’uomo e al guerriero. All’avversario ieri, al nostro Mister oggi.