Il tecnico del Milan Stefano Pioli ha messo nel mirino la Juve, ecco le dichiarazioni dell’allenatore rossonero in merito a questo…
Il tecnico presenta a Milanello la delicata sfida di domani sera: «Domani affrontiamo un avversario che ci dovrà veder armeggiare e giocare sulle nostre qualità. Con più precisione tecnica e meno errori possiamo trovare delle situazioni favorevoli».
Alle parole della settimana devono seguire i fatti. Il Milan contro la Juventus (domani sera, ore 20.45, Allianz Stadium) vuole fare bene. Il divario tecnico tra le due formazioni è netto, le differenze di classifica lo sono altrettanto, sedici punti, ma il gruppo è convinto di poter rovinare la festa – una festa annunciata – alla Vecchia Signora: «Mi fido dei miei giocatori, sentono la situazione e hanno queste convinzioni – dice Stefano Pioli alla vigilia –. Le partite iniziano 0-0, giochiamo con la squadra più forte in Italia e tra le più forti in Europa.
Dobbiamo affrontarla a testa alta. È una grande sfida, un’opportunità grande. Il nostro atteggiamento deve essere questo. Le difficoltà saranno elevate, dobbiamo stare concentrati e attenti per 95 minuti. Quattro punti sono pochi, è un rammarico che ci deve dare più attenzione e cura dei particolari. Le abbiamo giocate tutte e siamo stati alla pari, ci siamo fatti sorprendere in alcuni episodi, sono tutte esperienze che devono farci crescere.
Domani affrontiamo un avversario che ci dovrà veder armeggiare e giocare sulle nostre qualità. Con più precisione tecnica e meno errori possiamo trovare delle situazioni favorevoli. Credo nei principi di gioco, devo essere bravo a mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio. L’intensità deve crescere, solo attraverso sedute di allenamento brevi e ad alta intensità».
Tornare a Milano con una prestazione positiva e punti per la classifica potrebbe segnare la svolta nella stagione rossonera: «A noi servirebbe tanto, parlare di svolta è sempre difficile. Quello che conta è la classifica finale, siamo in ritardo e dobbiamo fare tanti punti. Fare bene domani sera significherebbe tanto, è una sfida difficilissima ma dobbiamo essere pronti a lottare e non arrendersi mai. Quando faccio delle scelte cerco dei vantaggi. L’abbiamo fatta anche nel secondo tempo con la Lazio. Dobbiamo stare bene in campo, dobbiamo essere aggressivi, la Juve fa sempre le scelte giuste. Noi dobbiamo saper leggere tutte le situazioni. Non credo ci sia un sistema di gioco migliore di un altro».
Le parole del tecnico rossonero
Il Milan mette la Juve nel mirino, Pioli: una grande opportunità
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Di fronte il Milan si troverà una Juventus in ottime condizioni, più che mai convinta della propria forza in Italia e in Europa: «Ho visto dal vivo le loro prime due partite. Credo siano state le uniche in cui non è stata così dominante sul campo come poi è diventata. È una squadra completa, esistono pochi punti deboli. Ha fisicità, sa leggere le situazioni, ma dei punti deboli li hanno anche loro. Dobbiamo essere bravi a metterli in evidenza.
I giocatori sono con me? Se votano Pioli devono vincere. Insieme siamo più forti. Si allenano bene, si preparano bene. Siamo professionisti e siamo al Milan. Se spingono per me devono spingere tanto in campo. Ai tifosi chiedo di continuare a sostenerci come stanno facendo. Contro la Lazio sono stati con noi fino alla fine, hanno provato ad aiutarci anche nei momenti difficile. Se c’è qualcuno che non è in difetto al Milan ora sono i tifosi».
Come si ferma Cristiano Ronaldo? «È difficile – spiega Pioli –, ha tante possibilità di farti male. Stiamo parlando di un fenomeno, di un campione. Contro di lui dobbiamo essere molto attenti, chi è in zona Ronaldo deve essere molto determinato per concedergli poco spazio. È un grandissimo campione, tra i più grandi calciatori di sempre. La sua media gol è impressionante così come la sua ambizione».
Incalzato in conferenza stampa sui singoli, ecco le parole del tecnico: «Suso l’ho visto bene in settimana, è disponibile per giocare. Piatek? Dobbiamo giocare molto nell’area avversaria per esaltare le sue caratteristiche. In alcune partite lo abbiamo fatto abbastanza bene. Leao? Ci ho parlato e gli ho fatto vedere quello che ha fatto e non ha fatto con la Lazio. È consapevole di non essere entrato con lo spirito giusto, mi auguro abbia imparato la lezione e che la sua prossima prestazione sia di altro livello. Conti sta bene fisicamente, ha una buona condizione, anzi, è uno di quelli che ho trovato con miglior condizione.
Col Lecce ha fatto bene fino all’occasione del rigore. Deve essere più bravo a superare le difficoltà della gara. La capacità del giocatore è andare oltre all’errore. I difensori devono stare dentro la partita per 90 minuti, ha le caratteristiche e le qualità per fare bene. Siamo una squadra giovane ma non immatura e inesperta. Dentro la squadra ci sono professionisti con esperienza importante. Suso è un giocatore fatto, come Romagnoli. Donnarumma ha vent’anni ma è maturo e consapevole. Biglia ha tante presenze in Nazionale, così come Reina. Dobbiamo ricercare con grande energia i risultati, questi aiutano la squadra a crescere per essere consapevole delle sue qualità».