Il Milan accusa nuovamente la mancanza di un vice-Biglia, lavorare su Mauri potrebbe essere la soluzione
Il Milan caduto in quel di Napoli ha mostrato sì ottime cose, come sottolineato da Leonardo e Gattuso, ma ha evidenziato anche una lacuna rimasta tale da anni. Dall’addio di Pirlo, il Milan non ha più avuto un degno architetto della manovra. Van Bommel con caratteristiche totalmente opposte, si fece valere, ma dietro lui il vuoto o quasi. Nella scorsa stagione alla carenza dell’argentino ha sopperito degnamente Montolivo, quest’anno che pare sia finito totalmente ai margini del progetto, ci si trova innanzi ad un rebus. Manca un uomo in grado di prendere per mano la squadra, giocare la palla in maniera: semplice, intuitiva, rapida e offrire mordente, quando l’avversario alza la pressione. Tecnicamente parlando, nella rosa milanista non ci sono “doppioni” nel ruolo di mediano centrale, ma basterebbe un po’ di lavoro per tappare la falla, almeno fino a gennaio. Gattuso ha sempre sostenuto e provato con i fatti di voler coinvolgere tutti gli effettivi della rosa, forse, sarebbe il caso di approfondire il discorso su un giocatore: Josè Mauri.
SOLUZIONE INTERNA Mauri approdato al Milan dal Parma non è riuscito mai ad imporsi, anche quando ceduto in prestito, non si è mai affermato come il talento che prometteva di essere. Parliamo di un giocatore che all’epoca tutti volevano e che tutt’ora ha solo 22 anni. Non dotatissimo a livello fisico, vanta però buona tecnica, discreto piede, visione di gioco e grinta, tanta. Con un Biglia lontanissimo dalla forma migliore, Gattuso ha l’obbligo di provare e trovare una soluzione. Bakayoko non veste benissimo i panni del metronomo, Calhanoglu arretrato sarebbe sprecato, Bertolacci potrebbe provare visto che a Genoa ha ricoperto la posizione, Mauri è però il profilo con il maggior margine di crescia. I tifosi al solo nome avranno già storto il naso, ma tenere un ragazzo appena 22enne in panchina e, vedere Biglia patire in mezzo al campo ha ben poco senso. Josè non rappresenta la soluzione al problema, ma un’opzione che se ben studiata, si può rivelare più che buona. Se ad oggi il ragazzo non è riuscito ad emergere potrebbe essere dovuto a dei limiti ok, ma anche ad una questione di fiducia e continuità. La preparazione svolta interamente con i rossoneri potrebbe averlo aiutato a crescere. Tentar non nuoce.