Jovic: notte da leoni nel Derby. I numeri dell’attaccante serbo
Luka Jovic ha scelto il momento perfetto per lasciare il segno. Nel derby di Coppa Italia contro l’Inter l’attaccante serbo ha vissuto, con ogni probabilità, la serata più brillante della sua carriera recente. Ha messo a segno due gol che hanno trascinato il Milan in finale, impreziositi da una prova di grande completezza. Ha ripulito palloni difficili, servito i compagni con giocate raffinate e lottato su ogni contrasto con un’intensità che raramente gli si era vista addosso da quando veste il rossonero. Soprattutto, ha giocato con il sorriso, segno di un feeling ritrovato dopo mesi complicati. Difficile immaginare, appena tre mesi fa, che il Diavolo avrebbe conquistato il derby grazie a un Jovic protagonista assoluto; eppure è successo. Frutto della tenacia di un ragazzo che non ha mollato neppure quando pareva ai margini dopo il rinnovo estivo.
I numeri raccontano la sua efficienza: meno di 200 minuti in Serie A, una sola gara da titolare e il resto sempre dalla panchina. Eppure ha già segnato due reti in campionato e altre due in Coppa Italia, per un totale di 12 apparizioni complessive. La media è impressionante: un gol ogni 107 minuti, la migliore di tutto il reparto offensivo milanista. La sorpresa di tifosi e osservatori è stata grande, ma nello spogliatoio nessuno si stupisce. Il capitano Mike Maignan lo ha sottolineato in sala stampa: “Sappiamo tutti quanto sia forte. È un grande numero 9, prezioso tra le linee e dentro l’area. Non siamo sorpresi da questa prestazione, ma felici per lui: ha lavorato tanto per la squadra”.
Il merito va anche a Sergio Conceição, che ha scelto di puntare su Jovic quando l’ex Real pareva tagliato fuori e nonostante l’arrivo di Santiago Gimenez, costato 35 milioni. Una decisione a metà tra coraggio e incoscienza che si è rivelata azzeccata. Il serbo è tornato a esprimere il talento che lo rese decisivo all’Eintracht Francoforte, convincendo il Real Madrid a investire 50 milioni su di lui qualche anno fa. Ora il Milan si trova a un bivio: esiste un’opzione per prolungare di un anno il suo contratto, ma la scelta spetterà al nuovo direttore sportivo e al prossimo allenatore. Non c’è troppo tempo: la clausola va esercitata entro la seconda settimana di luglio.
Dunque Jovic, da figura destinata a un probabile addio, si è trasformato nell’arma in più del Milan. La sua rinascita può spingere la società a confermarlo, perché il rendimento parla chiaro e l’impatto decisivo nei momenti clou non si discute. Quel che è certo è che Luka ha ripreso in mano il proprio destino: se prima sembrava un epilogo già scritto, oggi le porte di Milanello restano sorprendentemente aperte.