Fabio Volo rimpiange il Milan di Silvio Berlusconi e Arrigo Sacchi: adesso non è gestito al meglio, contano di più i soldi
Nato milanista, papà interista e sorella juventina. Fabio Volo ha nel cuore il Milan dai tempi di Arrigo Sacchi e degli olandesi, una squadra fortissima, che ha conquistato il mondo e il cuore dello scrittore, uscito con il suo ultimo libro “Ballermo la musica che suonano”, che si avvia alle 10 milioni di copie.
Alla Gazzetta dello Sport Fabio Volo racconta del suo amore per quel Milan, senza dimenticare Hateley e Wilkins:
Il Milan che ho amato? Quello di Sacchi e degli olandesi. Ma anche Hateley e Wilkins. I miei campioni Van Basten, ma pure Donadoni per i cross dalla fascia. Oggi porto Sebastian (11 anni) e Gabriel (9) a SanSiro e seguo le partite con loro. Loro giocano e amano sì Leao, ma soprattutto Vinicius, Mbappè. Vogliono la maglia del Real, vedono le star.
Fabio Volo: oggi chi ama davvero il Milan?
Milan, Fabio Volo: Berlusconi amava la squadra. Oggi vogliono soldi non trofei
LEGGI ANCHE Milan, capitan Theo Hernandez delude ancora una volta: e adesso è crisi. Tutti i voti
Il Milan, nonostante la vittoria per 3-0 sull’Empoli, è ancora lontano dalla vetta e fatica a essere ai vertici con continuità. La situazione è ben diversa da quella dei tempi di Silvio Berlusconi, quando la squadra rossonera dominava in Italia e nel mondo. Adesso, secondo lo scrittore, non è gestito al meglio. Contano più i soldi, il guadagno, rispetto alla vittoria sul campo.
Il Milan purtroppo non è gestito al meglio. Bisognerà aspettare lo stadio perché poi venga venduto. Oggi chi gestisce vuole i numeri, non i trofei. Berlusconi metteva i soldi, sapeva di calcio, amava il Milan. Ma oggi chi ama davvero il Milan? Forse due-tre che ci giocano. Ma pochi sono effettivamente coinvolti emotivamente.
Un personaggio che vorrebbe incontrare un giorno?
Arrigo Sacchi. Perché arriva dal niente e ha costruito un grande Milan. Berlusconi ci ha creduto e ha avuto ragione.