Roberto Donadoni è d’accordo con le scelte di Paulo Fonseca: così facendo è Rafael Leao si esclude da solo dal Milan…
Roberto Donadoni vota Paulo Fonseca. Vota la sua scelta di tenere fuori Rafael Leao. Non si tratta di una punizione. O di una forzatura. Da allenatore ad allenatore ci sono degli equilibri da gestire all’interno di un gruppo. E oggi l’atteggiamento in campo dell’attaccante portoghese si fa fatica a sopportarlo.
Anche i tifosi, non tutti bisogna essere sinceri, cominciano a farsi qualche domanda. È giusto continuare a difenderlo? È giusto pensare che questo sia il massimo che Leao può dare alla causa rossonera? La risposta è per forza di cose no.
Morata non ha segnato molto ma dà una grande mano alla squadra partecipando alla manovra e creando spazi. A uno così non rinuncerei mai. Per Leao il discorso è diverso: sta palesando dei problemi che aveva già mostrato in passato. Finché non avrà continuità di rendimento, è inutile discutere sulle sue potenzialità e quando riuscirà a esprimerle. Non è che Fonseca rinuncia a lui. È Leao che rinuncia… a se stesso…
Milan, Roberto Donadoni è diretto con Rafael Leao
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Milan, Roberto Donadoni sta con Fonseca: Rafael Leao si esclude da solo…
Ma Roberto Donadoni non è l’unico che parla chiaramente di Rafael Leao. Lo hanno fatto, a modo loro, ma esprimendo il medesimo concetto anche Antonio Cassano e Paolo Di Canio. Si sono espressi tatticamente anche due signori allenatori che al Mialn hanno fatto la storia.
Parliamo di Arrigo Sacchi e Fabio Capello. Due che hanno parlato chiaramente. Proprio come ha fatto Donadoni a La Gazzetta dello Sport. E quindi? Chiedetelo a lui…