L’ex dirigente del Milan Leonardo critica duramente i nuovi fondi sempre più protagonisti nel mondo del calcio: non conoscono la storia dei club! Le dichiarazioni
Leonardo critica duramente i fondi americani che sono proprietari di sempre più club nel mondo del calcio. Tuttavia, questi ultimi hanno un difetto: non conoscono la storia delle società di cui sono a capo.
Secondo l’ex allenatore, è difficile lavorare in un contesto senza conoscere bene la sua storia, la tradizione della società e quella della città.
Le dichiarazioni rilasciate dall’ex giocatore brasiliano in occasione del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport a Trento:
Negli ultimi anni molti fondi americani hanno deciso di investire in Italia e in Europa sul calcio, essendo più economico e vantaggioso rispetto a farlo in patria. A questi fondi, però, manca spesso un management di alto livello, non ci sono quei manager adeguati. È difficile lavorare se non conosci il contesto della città, la tradizione e la storia del club in cui ti trovi, diventa difficile costruire un progetto per la squadra. Se guardiamo alla situazione attuale del calcio non si è ancora arrivati a una situazione concreta di lungo termine. Non ho ancora visto un’organizzazione migliore rispetto a quelle del passato
Leonardo: tornerei al Milan da dirigente? Io sto bene a casa…
Ex Milan, Leonardo contro i fondi: non conoscono la storia dei club. L’attacco
LEGGI ANCHE Calciomercato Milan, Fikayo Tomori può tornare in Inghilterra? Le squadre interessate
Infine, Leonardo esclude un suo possibile in futuro nella dirigenza del Milan. L’ex giocatore brasiliano non ha alcuna voglia di tornare nel mondo dal calcio come già fatto in passato.
Non un mondo lasciatosi alle spalle, ma in cui l’ex dirigente vuole continuare in altri ruoli dopo aver terminato la sua esperienza in Francia al Paris Saint-Germain.
La rivelazione di Leonardo al Festival dello Sport:
Se tornerei al Milan da dirigente? Io sto bene a casa, non ho molta intenzione di tornare nel calcio come ha fatto prima. Come allenatore sicuramente è fuori discussione, ma neanche come direttore sportivo, dopo aver finito con il PSG ho deciso che avrei preso un’altra strada che sicuramente sarà nel calcio, perché è la mia vita, ma in una modalità diversa