La voce del Milan quella di Germano Lanzoni parla di quel “Diavolo” di Gabbia e vorrebbe urlare forte il nome di Francesco Camarda!
«Se uno avesse dovuto scrivere la sceneggiatura del derby perfetto l’avrebbe fatta così. Con Matteo Gabbia che segna sotto la Curva Sud a pochi minuti dalla fine, perché lui il Milan ce l’ha dentro fin da ragazzino…». Parola e voce di Germano Lanzoni. Si lui. Lo speaker rossonero, «lo speaker dell’unica squadra… che ricordo», scherza con noi. Ma anche l’iconico “Signor Imbruttito”, manager milanese purosangue ormai entrato nell’immaginario collettivo che ora torna al cinema con Ricomincio da Taaac” e perde lavoro, casa e famiglia ma non il suo spirito. Non l’umiltà e la voglia di rimettersi in gioco. Un film vissuto anche dal suo Milan. Un amore nato con il tempo. Milanista per via del nonno e poi «mio fratello era interista e come spesso succede quando sei piccolo fai l’opposto». Appassionato e ultras della Billy Milano di pallacanestro negli anni ottanta: «Ho rischiato di prendere delle botte per un succo di frutta», scherza ancora, perché «a calcio mi facevano fare l’arbitro anche se portavo io il pallone». Poi però è arrivato il momento di sostituire Giovanni Marsotto, la storica voce del Giuseppe Meazza. E così «sono stato travolto dall’energia di San Siro e dal Diavolo all’età di trent’anni».
Milan, Germano Lanzoni soffre per il Diavolo!
Oggi come la vive la partita del Milan Germano Lanzoni?
«Oggi il Milan emotivamente mi cambia l’umore. Lo sento di pancia. È un grande compagno di felicità e di stress… Dipende dai risultati».
Il suo rapporto con i tifosi?
«La cosa più figa è proprio la relazione con i tifosi. Quando vado in giro per la città il sorriso che arriva spontaneo è sempre quello di un milanista. Non servono le parole. Basta guardarci in faccia. Poi ogni tanto scappa anche un Forza Milan…».
E con i giocatori?
«Quelli del passato ricordo sempre che Clarence Seedorf è stato l’unico a interrompere il riscaldamento per venire a stringermi la mano».
E del Milan di oggi?
«Ci scambiamo dei sorrisi con tutti. Ti fanno capire che ti conoscono e ti apprezzano. Forse con Rafael Leao ho un rapporto un po’ più speciale…».
Milan, Germano Lanzoni sogna un goal di Camarda a San Siro!
Milan, Germano Lanzoni: Gabbia ha il Diavolo dentro come Francesco Camarda! Il prossimo urlo è per lui…
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Quanto avrebbe voluto gridare a squarcia gola i nomi di Pulisic e Gabbia?
«Eh sarebbe stato molto bello. Mi ricordo quello di Ronaldinho di testa venne giù allo stadio. Figurati ora. Alla terza volta che avrei Matteo Gabbia, un ragazzo con il milan dentro fin dalla nascita, sarebbe crollato nuovamente lo stadio. Se fosse stato Milan-Inter oggi avrei usato il linguaggio dei segni, sarei afono. Ma ho urlato tantissimo anche dal divano di casa».
Guardando avanti, qual’è il nome che presto vorrebbe poter urlare a San Siro?
«Quello di Francesco Camarda. Lo stiamo aspettando. Un giocatore che ha tatuato la Curva Sud. È un giocatore di Milano e del Milan. Sono ancora un romantico…».
È stato anche il derby di Fonseca…
«Valutare un allenatore dopo tre partite sarebbe stato una follia. Ho visto un bel salto di appartenenza che poi è quello che vogliono i tifosi. Dopo la vittoria negli occhi dei giocatori ho qualcosa di diverso dal solito…
Chiudiamo con Ibrahimovic?
«Per me Ibra è Ibra. Come dirigente lo stiamo scoprendo giorno per giorno. Ha tutto per far bene questo ruolo. Lui è profondamente milanista. E poi quando sei giocatore e fai un gol tutte le polemiche finiscono alla fine di una partita, quando gestisci o partecipi a una società è diverso. Insomma è Ibra, ed essendo Dio, può fare tutto…».