Chi comanda la classifica dei migliori marcatori del Milan di sempre? Il norvegese Nordahl. C’è un italiano sul podio.
Ogni vero milanista dovrebbe saper rispondere senza esitare. Chi sono i 10 goleador del Milan che hanno messo la firma nella storia del calcio? Diciamo subito che tre sono volti dei nostri tempi, di un Milan più recente e glorioso, gemello di tanti altri Milan che hanno raggiunto l’Olimpo dei grandi per poi restarci in eterno.
Andriy Shevchenko, Filippo Inzaghi, per tutti SuperPippo, e Ricardo Kakà sono al secondo, sesto e nono posto della classifica dei migliori marcatori del Milan. Sheva, l’usignolo di Kiev ha segnato 175 gol ufficiali in 322 partite, la media di 0,54 reti a presenza. Meglio di lui ha fatto solo Gunnar Nordahl dal 1949 al 1956: 214 gol. L’attaccante norvegese il migliore di tutti i tempi.
Nordalh, Shevchenko e Rivera. Altafini fuori dal podio
In terza posizione Gianni Rivera, primo Pallone d’Oro italiano, per il Milan in campo 655 volte. Il Golden Boy, diciannove primavere a Milanello di cui dodici da capitano, durante la sua lunga storia d’amore in rossonero ha realizzato 164 reti. Meglio di José Altafini, con cui lo stesso Rivera ha anche condiviso lo spogliatoio. Il Mazzola brasiliano (così soprannominato per la somiglianza con Valentino Mazzola) con il Milan ha gonfiato la rete 150 volte in carriera.
Classifica marcatori Milan: Pippo Inzaghi alle spalle di Boffi
In quinta posizione nella classifica dei marcatori del Milan di tutti i tempi c’è invece Aldo Boffi. Originario di Giussano, fece esordio in rossonero l’1 novembre 1936 contro il Torino. Nella stagione 1938/1939 vinse il primo titolo di capocannoniere del campionato con 19 reti. Al termine della sua avventura a Milano ne contò 130. Filippo Inzaghi, come detto, a quel bottino ci è andato molto vicino: ancora 4 centri e SuperPippo sarebbe entrato nella top five dei bomber milanisti di sempre. Invece si è fermato a quota 126 sigilli, arrivati in 300 presenze complessive (0,42 gol a presenza).
Van Basten e la caviglia maledetta
Al settimo posto c’è una grande leggenda e un grande rimpianto per il popolo rossonero: Marco Van Basten. Leggenda perché il cigno di Ultrech ha conquistato tutto compresi tre Palloni d’Oro (nel 1988, nel 1989 e nel 1992), rimpianto perché una sfilza di gravi infortuni alla caviglia l’hanno costretto ad appendere gli scarpini al chiodo troppo presto, a soli 30 anni. In Olanda, nell’Eredivisie, Marco vinse 4 volte la classifica dei capocannonieri, in Italia, in Serie A si fermò a due: stagione 1989/1990 (19 gol) e 1991/1992 (25 centri). In totali in maglia rossonera segnò 125 reti, una ogni 138 minuti.
Kakà (nono) tra due italiani
Meglio di Ricky Kakà, in ottava posizione troviamo Giuseppe Santagostino, rossonero dal 1921 al 1932. Altro Milan, altri tempi. Era soprannominato Pin (ma anche Pinogia), nel ruolo di ala si formò nelle giovanili rossonere per poi dire la sua anche in Prima Squadra. Lasciò il segno, pur non vincendo mezzo trofeo: 105 gol nel bottino in 236 presenze. Allenò i rossoneri, come fece Filippo Inzaghi: nella top ten dei bomber rossoneri di tutti i tempi solo loro due contano presenze anche sulla panchina del Diavolo.
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Ricardo Kakà con 104 reti è il nono marcatore della storia del Milan, il terzo a vincere anche il Pallone d’Oro di France Football. Il trequartista brasiliano anticipa di un solo gol Pierino Prati. Pierino la peste debuttò in Serie A con la maglia del Milan nella stagione 1965/1966 per poi essere ceduto al Savona col quale disputò una stagione in Serie B per poi tornare in maglia rossonera l’anno successivo. In totale 7 stagioni al Milan realizzando 103 gol, una ogni 179 minuti.